Quattrocento anni fa moriva Matteo Ricci, il gesuita matermatico ed esploratore che ha soggiornato per molti anni a Zahaoquin dando un importante apporto alla conoscenza della cultura cinese e al rapporto con l’oriente (riteneva che la cultura greca fosse quella più vicina al confucianesimo) contribuendo a far conoscere la scienza occidentale. Adottò anche nome e vestiti cinesi, e contribuì al recupero dei villaggi rurali e al lungofiume. Ora le autorità cinesi hanno deciso di ricordare l’opera di Ricci anche con la realizzazione di un grande museo a lui dedicato. «Si parla di una struttura molto importante, di dimensioni simili a quella che avrebbe avuto il Betile a Sant’Elia - informa Giovanni Marco Chiri - questo intervento è stato affidato alla Piattaforma Tirrenica delle facoltà di Architetture di Genova, Firenze, Cagliari e il politecnico di Torino, con quest’ultima capofila del progetto»
Fonte: 16 giugno 2010